Forte Bravetta è uno dei 15 forti difensivi costruiti nella prima fascia periferica di Roma fra il 1877 e il 1891. Progettato come postazione d’artiglieria in difesa della capitale, edificato nel suburbio gianicolense, all’inizio del Novecento viene poi trasformato in caserma e deposito militare.

Sotto il fascismo, il forte diventa la sede di esecuzione delle condanne a morte per fucilazione.

Tra l’ottobre del 1943 e il 3 giugno 1944, nel periodo dell’occupazione nazista di Roma, saranno giustiziate entro le sue mura 68 persone, per la maggior parte partigiani e militari.
Dopo la liberazione di Roma, nello stesso forte hanno luogo le condanne a morte, per fucilazione, dei fascisti.

Oggi fa parte del “Parco dei Martiri di Forte Bravetta”.

I fatti